Gli altri galliformi citati li incontriamo più tipicamente negli, incolti, nelle praterie o prati misti cespugliati o nei tanti appezzamenti di colture a perdere che le riserve di caccia predispongno per rendere ancora più accogliente e fruibile il territorio di caccia. Questi ambienti si caratterizzano per ospitare e cacciare starna, pernice rossa, quaglia o coturnice chukar e meglio privilegiare il lavoro del cane da ferma che può essere visto e tenuto sotto controllo dal cacciatore sia nelle sua guidate che nelle ferme statuarie oltre che nei consensi laddove la caccia sia esercitata con più cani.

Naturalmente in alcune riserve di caccia, a seconda delle normative regionali, può essere eserciata l'attività venatoria anche a specie migratorie che tipicamente si cavciano con il cane. Il riferimento è alla beccaccia, cacciabile in tutte le realtà territoriali che accolgono fossati, borri, boschi, boschetti e ambienti umidi. Molte riserve di caccia apprestano questi tipi di ambienti realizzando di fatto le migliori condizioni per esercitare questo tipo di caccia.

Più complicato e specialistico è invece il territorio ove cacciare il beccaccino e non tutte le riserve di caccia se lo possono permettere. Lo stesso ama particolarmente le risaie e/o comunque i terreni che presentano vasti piani costantemente umidi e con acqua affiorante. Caratteristica questa che esclude naturalmente le moltissime riserve di caccia collinari e o basso montane presenti in Italia.